Quanto Costa Registrare un Marchio? I costi per un Brevetto
Quanto costa registrare un marchio? Se sei arrivato fin qui, probabilmente stai per lanciare un nuovo prodotto, hai in mente un’idea o un progetto che potrebbe incrementare il tuo business, ma temi che qualcuno possa rubare il tuo prezioso lavoro. Il modo migliore per evitare furti di idee o contraffazioni, infatti, è ufficializzare il proprio logo o brevetto, un’operazione che, a differenza di quanto si crede comunemente, ha un prezzo tutto sommato contenuto.
In primo luogo, comunque, è bene aver chiaro il tipo di prodotto o marchio che si vuole registrare. Un imprenditore accorto, difatti, effetta prima delle ricerche di mercato per delineare il bacino d’utenza interessato, rivolgendosi in molti casi a professionisti del settore. Anche il fattore grafico (e pubblicitario) esercita una grande influenza sulla riuscita del progetto: un logo ben disegnato, un marchio dal nome accattivante e uno slogan d’impatto possono catturare l’attenzione dei consumatori, spingendoli a preferire un prodotto piuttosto che un altro.
Una volta terminate le operazioni preliminari, è bene tutelarsi e adoperarsi per registrare il marchio alla camera di commercio, avendo cura di controllare con attenzione l’esistenza di altri marchi dal nome simile o addirittura identico al nostro, cosa che potrebbe comportare numerosi problemi legali in seguito, se non la chiusura dell’attività e la perdita dell’investimento iniziale.
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Come, e quanto costa, registrare un marchio
Vediamo, dunque, quali sono i costi e le procedure necessarie per effettuare la registrazione di una etichetta in Italia.
#1 Versamenti e tasse di concessione governativa
Se ti chiedi quanto costa registrare un marchio devi sapere che la prima spesa riguarda la marca da bollo per il modulo originale della domanda, che ha un costo di 16 euro. In seguito, bisogna distinguere tra la registrazione di un marchio individuale, per cui è necessario un versamento all’Agenzia delle Entrate che non supera i 130-150 euro, e la registrazione di un marchio collettivo, che invece ammonta a circa 300 euro.
#2 Diritti di segreteria
Il pagamento successivo riguarda i diritti di segreteria, va effettuato alla camera di commercio provinciale ed ammonta a circa 40 euro.
Le procedure di registrazione possono anche essere svolte per mezzo di un incaricato, ma in questo caso vi saranno dei costi aggiuntivi (domanda in carta da bollo, tassa sulla concessione per la lettera di incarico) che si aggirano intorno ai 50 euro.
#3 Registrazione online tramite il sito dell’UIBM
Da giugno 2015 è possibile svolgere le procedure in maniera telematica, collegandosi al sito web dell’UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi). In questo caso, il costo sarà leggermente maggiore: tra i diritti di segreteria, le lettere d’incarico e le tasse, saliamo ad una somma che va dai 200 ai 250 euro.
Va tuttavia ricordato che i suddetti costi possono aumentare nel momento in cui si richiede la registrazione di più classi di prodotti o servizi.
Dopo aver concluso il pagamento dei versamenti, potrai finalmente essere certo che nessuno potrà rivendicare o appropriarsi del tuo brevetto, logo o marchio commerciale.
Costi per la registrazione di un marchio internazionale o Europeo
Per i marchi comunitari (europei), è necessario versare la tassa per il deposito telematico, che può essere effettuato tramite il sito web dell’UAMI (Ufficio per l’Armonizzazione del Mercato Interno) ed ammonta a 990 euro per la registrazione di tre classi di prodotti o servizi. Per i depositi cartacei, invece, il costo sale a 1050 euro, più altri 150 per ogni classe successiva alla terza.
Per i marchi internazionali, il prezzo aumenta leggermente, e si somma ai precedenti versamenti per la registrazione presso l’Ufficio Brevetti italiano: soltanto un marchio già legalmente registrato, infatti, può richiedere la tutela al di fuori del territorio nazionale.
Per i Paesi Extraeuropei che hanno sottoscritto l’Accordo e Protocollo di Madrid, è possibile stabilire dei costi fissi: circa 530 euro per i marchi denominativi e circa 700 per quelli figurativi, più le tasse che variano da 250 per i marchi già registrati in Italia, a 300 per quelli comunitari.
Al contrario, per i Paesi che non appartengono a tale convenzione, il prezzo può variare parecchio, in base anche ad altri fattori, come il numero di classi che si intende sottoporre alla registrazione, la presenza di colori o immagini nel logo o altri versamenti necesari.
4 consigli pratici, per chi volesse dare inizio al proprio business.
1. In genere, è preferibile registrare un marchio figurativo, piuttosto che uno denominativo. La ragione di questa scelta sta nella maggiore protezione che si ottiene attraverso un logo, rispetto ad un semplice nome: pur avendo, almeno in Italia, un costo pressochè identico, la registrazione di un’immagine permette di depositare anche un numero elevato di ‘modelli simili’, per evitare che la concorrenza possa appropriarsi dell’idea e dell’immagine dell’azienda o del prodotto, modificandone soltanto alcuni dettagli.
2. Per evitare, in seguito, dispute legali riguardanti l’originalità del marchio, è bene affidarsi a uno studio creativo o a un grafico serio e professionale. Riprodurre un logo, traendo ‘ispirazione’ da altri già esistenti, potrebbe creare sia confusione nei consumatori, che un grosso danno all’immagine del marchio. Giocare su un terreno ambiguo è tutto tranne che una mossa furba!
3. Il marchio o il logo devono catturare l’attenzione dei potenziali clienti, per questo è bene scegliere un nome o un’immagine rappresentativa del prodotto proposto. Al contempo, è meglio evitare tutto ciò che potrebbe urtare la sensibilità del pubblico, come uno stemma che rimanda ad una fazione politica o religiosa, e dunque potenzialmente offensivo.
4. Per registrare un marchio, soprattutto se si tratta di un marchio aziendale, è altamente consigliato affidarsi ad uno studio legale, al fine di evitare errori che potrebbero compromettere successivamente l’andamento e il profitto dell’azienda. Essere seguiti e tutelati da professionisti del settore è un’ottima garanzia di sicurezza e successo.
Prima di concludere questo post dedicato a “quanto costa registrare un marchio” ti consiglio di leggerti alcuni articoli molto utili:
60 idee per mettersi in proprio
Come guadagnare 50 euro al giorno
Come inventarsi un lavoro redditizio
Come diventare ricchi sfondati
Conclusioni
Adesso che è tutto pronto, bisogna delineare una campagna pubblicitaria adeguata al prodotto messo in commercio e investire tempo e passione nella diffusione dell’idea. Nonostante, in campo commerciale, la concorrenza sia agguerrita e la competizione sia spesso spietata, un articolo originale e competitivo ha tutte le carte in regola per trasformarsi in un business con i fiocchi.
Spero che abbiamo soddisfatto i tuoi bisogni su quanto costa registrare un marchio quindi non resta che augurati buona fortuna!
Ottima guida che spiega tutti i passi necessari per una creazione logo o per la registrazione di un marchio, sarà utile a più di qualcuno , in quando queste son informazioni che non si trovano facilmente.