Codice Tributo 2001: Cos’è e a Cosa si Riferisce nel Modello F24
Ogni tributo ha un codice di riconoscimento e, riguardo al codice tributo 2001, andremo a spiegare cos’è e a cosa si riferisce.
I tributi da versare tramite il modello F24 sono di vario tipo e, tra i più noti Irpef, IVA, Irap, ritroviamo l’Ires riconosciuta attraverso due codici: il codice 2001 e 2002.
L’Ires equivale all’Imposta sui Redditi di Società e si paga in due rate: il primo versamento (acconto prima rata) si riferisce al codice 2001 e deve essere effettuato a giugno, mentre il secondo da versare a settembre è riconosciuto con il codice tributo 2002.
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Chi intende versare l’intera cifra all’Erario in un’unica soluzione di pagamento dovrà comunque specificare nella sezione modello F24 anche la stringa numerica contrassegnata con il codice 2002.
Una società può utilizzare il codice tributo 2002 anche per eseguire compensazioni tra debiti e crediti nei confronti del Fisco.
E’ necessario, come per qualsiasi tassa, rispettare le scadenze: chi se ne dimentica è soggetto a sanzioni pecuniarie.
Chi non effettua il versamento Ires entro il termine prestabilito potrà recuperare attraverso un’operazione di ravvedimento abbastanza lunga in termini burocratici ma efficace perché consente di pagare un importo decisamente inferiore rispetto a quello dovuto (sanzione inclusa).
Non ci resta che approfondire la questione onorando nel dettaglio il Codice Tributario 2016.
Acconto prima rata Ires: il codice tributo 2001
Per il pagamento dell’acconto prima rata dell’Ires, il contribuente dovrà riportare la cifra dovuta nell’apposito spazio della modulistica, alla sezione modello F24 prevista per il codice tributo 2001.
Questa prima rata deve essere versata entro il giorno 16 del mese successivo a quello di approvazione del bilancio societario. Come abbiamo accennato, nel caso si volesse effettuare il versamento in un’unica soluzione, bisognerà riportare come codice tributo il codice 2002.
Come per qualsiasi altra imposta, si può scegliere la ripartizione del versamento in varie rate mensili ma è importante sottolineare due dettagli importanti:
- L’acconto Ires di novembre va pagato in un’unica soluzione.
- Il versamento delle varie eventuali rate deve essere effettuato entro novembre dell’anno corrente.
Al contribuente che ha scelto di pagare l’imposta in varie rate mensili viene richiesto di specificare con esattezza la ripartizione del versamento Ires rateizzato; dovrà, in sostanza, indicare il numero di rate specificando quale rata si appresta a pagare.
Compilazione del modello F24 in riferimento al codice tributo 2001
Riassumiamo ciò che abbiamo spiegato finora.
Il codice tributo 2001 va inserito nella sezione modello F24 (sezione Erario alla voce Imposte Dirette – IVA, ritenute alla fonte, altri tributi e interessi), riportando il numero esatto di eventuali rate ed a quale rata (e relativo importo) si riferisce il pagamento effettuato seduta stante.
Ad esempio, saldando la prima rata (01) di 4 rate totali previste per il versamento Ires, bisognerà riportare la stringa numerica 0104: allo stesso modo, all’atto del pagamento della seconda, terza e quarta rata bisognerà scrivere rispettivamente ed in progressione le stringhe numeriche 0204, 0304 e 0404.
Inoltre, è d’obbligo inserire l’anno a cui si riferisce il pagamento dell’imposta e l’importo a debito versato.
Alla voce Totale A andrà riportata la somma delle cifre a debito mentre alla voce Totale B andrà indicata la somma delle eventuali cifre a credito.
Se alla voce saldo dai calcoli risulterà un credito, vorrà dire che il contribuente non dovrà versare nulla all’Erario: se risulterà un debito, dovrà procedere al versamento dell’importo minore derivante dalla differenza tra i due totali.
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Conclusioni
Nella speranza di una reale ripresa economica in Italia, un effettivo rilancio delle imprese italiane per il superamento della crisi potrebbe scaturire da un minor carico impositivo, da una riduzione del cuneo fiscale e da concreti interventi strutturali.
Il presupposto della ripresa economica si basa su un aumento della produttività non gravato da un’eccessiva pressione fiscale e sull’indirizzamento della spesa pubblica e delle agevolazioni fiscali verso i settori più promettenti.
Il Codice Tributo 2001 salverà le imprese italiane dalla recessione?
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